La Fondazione Paolo Grassi, già a norma del proprio statuto, “[…] favorisce ed attua nei suoi programmi la ricerca culturale e scientifica, la valorizzazione del proprio patrimonio librario, il recupero, restauro ed il mantenimento dei beni d'interesse culturale, storico, artistico, ambientale […]” e opera in Puglia per la diffusione della cultura teatrale e musicale. In particolare la Bibliomediateca Paolo Grassi, dichiarata di interesse locale ai sensi della Legge Regionale n.58/81 con decreto del Presidente della giunta Regionale n.334 dell’11/04/2005, si propone quale centro propulsivo per lo sviluppo di interessi specifici, quali la musica, il teatro e lo spettacolo, attorno ai quali favorire la crescita di giovani e non solo, futuri cultori o semplici amatori della musica.
Del patrimonio della Bibliomediateca Paolo Grassi fa parte il Fondo Bibliografico Paolo Grassi, consistente, all'atto della sua costituzione in 5568 unità librarie, poi successivamente arricchitosi con la donazione da parte del Centro Artistico Musicale Paolo Grassi di ulteriori 670 unità librarie, oltre a circa 900 dischi e 1.000 riviste, questi ultimi in corso di catalogazione e digitalizzazione, tutti provenienti dalla biblioteca personale di Paolo Grassi, donata dalla Signora Nina Vinchi-Grassi al Centro Artistico Musicale Paolo Grassi. Questo fondo bibliografico diventa ancor più importante dal punto di vista storico poiché implementato, nel 2006, dal materiale d'archivio dello stesso Paolo Grassi relativo alla sua carica di Presidente della RAI Radiotelevisione Italiana dal 1977 al 1980; carte di notevole interesse storico e culturale, visto che questi 278 faldoni offrono uno spaccato della vita sociale e politica italiana dell'epoca, raccogliendo lettere di elogio e di disappunto sulla programmazione RAI, corrispondenza con tutte le sedi RAI regionali e con le emittenti radiofoniche, corrispondenza ufficiale con Ministri e capi di Governo. Sono conservati, inoltre, faldoni relativi alla sua attività come Direttore del Piccolo Teatro di Milano e come Soprintendente del Teatro alla Scala di Milano. Al Fondo Bibliografico Paolo Grassi si aggiunge la dotazione dei documenti pubblici e la corrispondenza privata, dischi, spartiti musicali, onorificenze, abiti e leggio, donati alla Fondazione dal Centro Artistico Musicale Paolo Grassi e appartenuti alla celebre violinista Gioconda De Vito, a testimonianza della carriera e dell'arte dell'illustre cittadina di Martina Franca; anche questa documentazione cartacea e audio è stata digitalizzata e a breve sarà resa consultabile su web. Altro archivio privato d'inestimabile valore, in dotazione presso la Bibliomediateca della Fondazione, è quello di Rodolfo Celletti, primo Direttore Artistico del Festival della Valle d'Itria, grande studioso della vocalità dell’opera e autore di volumi che costituiscono autentiche pietre miliari per la musicologia nel XX secolo; esso consta di 40 faldoni con materiale quasi interamente manoscritto relativo ai suoi studi personali sulle “Stagioni operistiche” dal 1554 al 1978, “Profili di cantanti” scritti dopo averli sottoposti a provini durissimi (compresi Luciano Pavarotti e Katia Ricciarelli), bozze di romanzi e racconti successivamente pubblicati e 5 faldoni di Storia della Musica (es. Nascita e storia del virtuosismo, storia delle voci, saggi sulla vocalità nei vari secoli, mimica e strumenti, etc.). Questo materiale è stato completamente digitalizzato nell'ambito dei lavori dell'Accordo di Programma Quadro. Altrettanto prezioso è il Fondo Franco Chieco (noto critico musicale, sostenitore del Festival della Valle d’Itria sin dalla sua nascita), che vanta oltre mille dischi di grandissimo valore storico e musicologico, oggi conservati e fruibili al pubblico negli spazi della Fondazione Paolo Grassi. Nel 2008 la Biblioteca si è ulteriormente arricchita di due importanti donazioni: il Fondo Angelo Raguso, donato dagli eredi di un collezionista privato e consistente in circa 2.500 pezzi fra vinili, cd e videocassette di opere liriche e concerti classici e la collezione donata dal M° Fabio Luisi, direttore d’orchestra italiano fra i più stimati al mondo, costituita da 17 casse di 3.000 cd e vinili di musica classica e opera. Tra le ultime donazioni ricordiamo quella del M° Giacinto Caramia di Napoli, originario di Martina Franca, per anni primo violoncello dell’Orchestra A. Scarlatti al Teatro San Carlo di Napoli e componente sia del trio italiano d’archi (assieme a Franco Gulli e Bruno Giuranna), sia dei Virtuosi di Roma, che ha voluto donare alla Fondazione Paolo Grassi antichi spartiti musicali e libretti d’opera di grande valore storico e culturale. Molto importante è altresì il Fondo della scrittrice Paola Calvetti, che ha voluto donare alla Bibliomediateca della Fondazione circa 800 volumi sulla danza, come pure il Fondo Stefania Bonfadelli (celebre soprano nonché docente dell’Accademia del Belcanto “Rodolfo Celletti” interna alla Fondazione Paolo Grassi), che ha notevolmente arricchito la Bibliomediateca con prestigiosi materiali bibliografici e audiovisivi della storia della musica e del canto.
A tutto questo si aggiungono più di 300 dvd di opere, concerti, piece teatrali e film. Tale patrimonio costituisce un unicum in Italia poiché vanta, tra le altre cose, tutta la documentazione bibliografica e audiovisiva relativa al Festival della Valle d'Itria: oltre ai libretti di sala, si sta provvedendo alla digitalizzazione dei bozzetti di scena, dei costumi, delle scenografie e di tutto quello che è stato possibile individuare negli archivi del Centro Artistico Musicale Paolo Grassi.
Il patrimonio della Bibliomediateca consta ad oggi circa 15.000 unità librarie, comprensive di libri rari, antichi spartiti e manoscritti inediti (consultabili anche in SBN), e circa 14.000 materiali audiovisivi (vinili, vhs, dvd, cd, nastri e cassette) che costituiscono autentiche pietre miliari per ricerche nel campo dello spettacolo. Il catalogo della Bibliomediateca è consultabile, oltre che da SBN, dal sito internet della Fondazione Paolo Grassi mediante apposita maschera di ricerca.