Le molteplici attività della Fondazione Paolo Grassi sono accomunate dall’obiettivo di promuovere e sostenere la cultura teatrale e musicale in Puglia. Si articolano fondamentalmente in momenti di riflessione e bilancio sulle politiche culturali del settore teatrale e musicale e sulle interazioni tra il pubblico (attuale o potenziale) e l’offerta di spettacolo dal vivo.
La Fondazione Paolo Grassi ritiene opportuno investire principalmente sul talento dei giovani, perché dei giovani è il futuro e soprattutto dai giovani dipende il futuro della cultura teatrale e musicale in Puglia. A tal fine, un altro grande “progetto-contenitore” in grado di raccogliere e mettere in rapporto tra loro le diverse attività in programmazione presso la Fondazione è stato denominato, non a caso,
“IL FUTURO CON LA MUSICA”. Quello che la Fondazione immagina e coraggiosamente intende creare attraverso il progetto è un futuro dove la musica, nonostante il drastico taglio dei fondi destinati allo Spettacolo, possa continuare a parlare ai cuori e alle menti della gente, grazie ai giovani che con passione insistono nello studio e nella pratica musicale e per un pubblico che, contrariamente a quel che si crede, torna a riempire le sale dei concerti. “IL FUTURO CON LA MUSICA” mira a porre in contatto tra loro personaggi affermati e nuovi talenti della scena musicale pugliese, italiana ed europea, con un pubblico variegato e auspicabilmente sempre più ampio, da formare, informare e far appassionare alla musica, anche attraverso la collaborazione con gli allievi e i docenti dei Conservatori Pugliesi. Si tratta di un progetto che raccoglie corsi di alta formazione, lezioni, workshop con professionisti del settore musicale e numerosi eventi-concerti aperti al pubblico (anche nell’ambito del Festival della Valle d’Itria), tesi sia alla valorizzazione di giovani cantanti e musicisti, sia alla promozione della musica in sé, come valore da tutelare per il futuro. Sulla base di questi principi la Fondazione continua a sostenere ed organizzare numerose attività in collaborazione con il Festival della Valle d’Itria e il Centro Artistico Musicale Paolo Grassi, per una pluriversale crescita atta principalmente a incrementare ed educare alla musica il pubblico sia del Festival che della Fondazione.
In particolare, a partire dal 2005 la Fondazione ha lavorato in direzione dell’attuazione e dello sviluppo del progetto
“I SAPERI DELLO SPETTACOLO” – che ha potuto beneficiare del supporto finanziario offerto dalla Regione Puglia – volto a promuovere e a valorizzare le risorse culturali, scientifiche, artistiche e professionali di operatori dello spettacolo, docenti e giovani studiosi, in una dimensione di interdisciplinarità e sinergia tra i linguaggi espressivi e le problematiche operative di Musica, Cinema e Teatro. “I saperi dello spettacolo” si pone come una sorta di grande “contenitore” atto ad coordinare e mettere in rapporto tra loro le varie iniziative ed attività della Fondazione Paolo Grassi, così da garantire una certa continuità con il passato, pur guardando all’innovazione e al futuro. Il contenitore “I saperi dello spettacolo” ha voluto focalizzare l’attenzione soprattutto sulla formazione del pubblico. Teatro è cultura, così come ha sostenuto, tra gli altri, Paolo Grassi, che ha sviluppato attorno a questa affermazione la sua ideologia e tutta la sua esperienza di vita. Sulle orme di Paolo Grassi , partendo proprio da questa verità, la Fondazione si muove mirando in primis allo sviluppo della cultura teatrale e musicale quale fattore in grado di funzionare da “collante” sociale e come espediente per una crescita individuale eticamente sana. Una nota programmatica di Paolo Grassi, emblematica della sua concezione del teatro, rimane il fondamento della riproposta del “viaggio” sulle pratiche teatrali e musicali contemporanee e sul loro rapporto con altri aspetti della società di oggi proposta dalla Fondazione. Scriveva Paolo Grassi:
“Noi abbiamo seminato non solo con gli spettacoli ma con le visite individuali, con i convegni, con la presenza dialettica prima e dopo gli spettacoli, dovunque il Piccolo andasse, dovunque ci fosse un pubblico potenziale da stimolare perché venisse in via Rovello. Sono sempre stato d’accordo con la concezione gramsciana del teatro, cioè di un teatro che comincia prima e finisce dopo, che non si esaurisce, anche al più alto livello estetico, nello spettacolo al quale si assiste, il quale nasce e si consuma con la tua presenza fisica, ma un teatro del quale senti il bisogno, volontariamente o inavvertitamente, non importa, e che una volta rientrato in te, ripresoti il cappotto e rimessoti il cappello al guardaroba, ti accompagna, ed è determinante per le tue scelte esistenziali, per la tua crescita di uomo”.
Seguendo questo filone di “teatro gramsciano” citato da Grassi, che rappresenta il filo conduttore della sua programmazione, la Fondazione Paolo Grassi intende quindi proporsi a livello regionale, nazionale ed europeo, quale polo di incontro e coordinamento tra aree diversificate della cultura, in grado di creare una rete di scambio stabile e produttiva tra operatori culturali, artisti, giovani studiosi e pubblico. Ciò che si vuol principalmente incentivare è la ricerca: la Fondazione mira, infatti, a diventare un punto di riferimento per la documentazione, l’analisi e lo studio dello spettacolo dal vivo in Puglia, puntando soprattutto su due fattori: coinvolgere giovani esperti nel settore audio-video documentaristico e incrementare le attrezzature necessarie per l’elaborazione e il controllo di materiali audiovisivi. In virtù di questo, per il consolidamento e il progresso del sistema regionale della cultura, la programmazione della Fondazione Paolo Grassi si muove sulle seguenti linee guida, che rappresentano altresì obiettivi da perseguire:
1. incentivare la ricerca promuovendo progetti e premi di studio relativi al patrimonio culturale, monumentale, storico, artistico e naturalistico della Puglia e del Mediterraneo;
2. dare continuità alla diffusione della cultura teatrale e musicale in Puglia;
3. promuovere la crescita formativa dei giovani talenti;
4. sostenere i nuovi linguaggi culturali lavorando sull’interdisciplinarietà;
5. tutelare e valorizzare il patrimonio storico-culturale della Puglia;
6. lavorare per la formazione del pubblico;
7. valorizzare la dimensione multiculturale del campo teatrale e musicale presente in Puglia o in rapporto con esso;
8. valorizzare le realtà culturali del territorio così come i suoi beni storico-artistici e monumentali;
9. differenziare l’offerta in base all’utenza, in maniera tale da proporre iniziative ed attività adeguatamente fruibili, senza esclusione di fasce sociali o di età;
10. incentivare collaborazione tra soggetti pubblici e privati.