Una nuova forma di sostegno alla cultura
Di Benedetta Briglia, Schena Editore, Biblioteca della Ricerca, € 22,00.
Nato come tesi di laurea, questo libro vuole essere per il lettore un’occasione di approfondimento verso serve un nuovo sostegno economico da parte di coloro che la cultura la vivono e la amano. Imprese, fondazioni, mecenati, singoli individui: tutti possono contribuire in modo diverso alla sostenibilità di un settore come quello culturale fonte di ricchezza e di vanto per l’Italia in tutto il mondo.
Fare fund raising non significa semplicemente raccogliere soldi, ma instaurare un meccanismo di potenziamento organizzativo e gestionale della struttura che decide di iniziare un progetto di fund raising, verso una maggiore consapevolezza dei propri mezzi e delle proprie potenzialità. Nella realtà americana, spesso oggetto di confronto in queste tematiche, le esperienze di fund raising vengono affrontate e sviluppate in appositi uffici all’interno delle imprese culturali. La situazione in Italia è ancora alle fasi iniziali, ma si auspica un rapido investimento da parte delle fondazioni liriche, e delle imprese culturali in generale, nello sviluppo di un fund raising all’italiana.
Benedetta Briglia, diplomata in pianoforte al Conservatorio B. Maderna di Cesena, si laurea al Dams dell’Università di Bologna in Organizzazione ed Economia dello Spettacolo sotto la guida del prof. Lamberto Trezzini e del dott. Lucio Argano. Si avvicina al mondo del fund raising con la tesi di laurea, e si iscrive al Master dell’Università di Forlì in Fund Raising e Responsabilità Sociale diretto dal prof. Valerio Melandri, uno dei massimi esperti italiani di fund raising. Dopo diverse esperienze nel settore organizzativo presso festival di musica, danza e teatro, oggi lavora con la compagnia teatrale Socìetas Raffaello Sanzio di Cesena. Collabora inoltre con Centrale Etica, società di consulenza per il non profit, dove si occupa della realizzazione di progetti di fund raising in ambito culturale.