A cura del Presidio del Libro di Martina Franca
Mercoledì 13 febbraio 2019 alle ore 19.00 l'Auditorium della Fondazione Paolo Grassi ospita Alessandro Zignani. Lo scrittore, musicologo e germanista racconta il suo libro dal titolo “Il cielo sopra la musica. 1945: Anton Webern a Dresda. Un requiem per l’europa” [Ed. Florestano, 2018].
Tra le macerie delle città tedesche, nell’aprile del 1945, un quartetto d’archi porta la musica di Schubert, nei luoghi che hanno visto l’orrore dell’Olocausto, tra le rovine sventrate della Germania. Lo formano quattro giovani accomunati dall'aver studiato con allievi e amici di Anton Webern. Il Quartetto “Anton Webern” porta ai sopravvissuti dei bombardamenti e i testimoni della follia razziale l’ultima musica scritta dal compositore prima della sua rinuncia al bello in nome del vero: una pagina terminale non solo per la Germania, ma per l’intera Europa.
[Ingresso libero]
ALESSANDRO ZIGNANI
Ha pubblicato più di trentacinque libri, tra i quali romanzi come: "I mondi paralleli" (Segnalazione al Premio “Stresa”), "La musica del mondo", "Telemaco: l’odissea della scuola" (Menzione Speciale al Premio “Firenze-Europa”), L’orecchio interiore (Premio Internazionale “Maestrale-Marengo d’oro” 2000); tutti presso Guaraldi. Successivamente, presso Zecchini, “Il canto sospeso“ (Premio Internazionale “Maestrale-Marengo d’oro” 2002) e “Il Divertimento e l’estasi“; “La danza di Arione“ (Raffaelli editore), “La porta chiusa in cielo“ (AIEP), Di nessun domani (Bastogi). Come musicologo, ha collaborato con varie riviste, tra cui MUSICA di Zecchini editore, oltre che con molti teatri italiani. È stato a lungo docente di Storia della Cultura tedesca. Attualmente, è titolare di Storia della Musica ed Estetica Musicale presso il Conservatorio-Istituto di Alta Cultura di Monopoli (Bari). Ha tradotto Nietzsche, Trakl, Seneca, Spinoza, e molta liederistica tedesca. Per il teatro ha scritto e messo in scena “Il sogno di Prometeo“, “Viaggio d’inverno“ e “Il violino di Ivry“. Con il radiodramma “Mia madre“, è stato finalista al Premio “Candoni”. Ha scritto e diretto un film, “L’arte della fuga“, nell’ambito del progetto “Bach-Berio” della Unione Europea. Ha pubblicato un libro su Wilhelm Furtwängler: “Il suono e il respiro“ e “Manuale di sopravvivenza per il musicista classico“, e molti altri titoli per Zecchini Editore. L’intera sua attività è volta al recupero della tradizione della cultura occidentale.
QUANDO: Mercoledì 13 febbraio 2019, ore 19.00 - Auditorium della Fondazione Paolo Grassi